Day 8 (Giovedi 11)

Da San Diego a Los Angeles (con sosta all'outlet)

Ed eccoci arrivati al nostro ultimo giorno di viaggio. Che sembra ieri che siamo partiti!
Il cielo è nuvoloso ma per fortuna non piove. Il nostro albergo comprende una buona colazione, dopo la quale ricarichiamo le moto e partiamo.

Vista dall'albergo.
Vista dall'albergo.

Dato che il tragitto di oggi per tornare a Los Angeles non è molto lungo in mattinata abbiamo tempo per un po' di shopping. Ci fermiamo ad un outlet a San Diego, con meta Abercrombie, dove pare ci siano degli acquisti da fare "su commissione". Arriviamo per le 9:30 ma scopriamo che i negozi aprono alle dieci. Nel frattempo cazzeggiamo e facciamo felice il ragazzetto di un chiosco che vende i fidget spinner, degli strani giochini che pare vadano molto di moda.
In questo outlet mancano però i big, per cui quando usciamo ne andiamo a cercare un altro, che si trova a Carlsbad, sulla strada che dobbiamo comunque fare, a circa 30 miglia a nord di San Diego.

L'Outlet a Carlsbad.
L'Outlet a Carlsbad.

Qualche altro acquisto (non troppi per la verità, almeno rispetto ai nostri standard), un buon panino da Subway e si riparte. Dobbiamo riconsegnare le moto entro le 17, e nonostante un traffico veramente notevole, soprattutto nelle 20 miglia prima della città, riusciamo ad arrivare anche con mezz'oretta di anticipo.

Una piccola highway.
Una piccola highway.

Con sommo dispiacere salutiamo le nostre moto, che alla fine ci hanno fatto buona compagnia per otto giorni e ben 3200 km.
Questa volta però lasciamo EagleRider non troppo soddisfatti del loro servizio. Ci hanno dato delle moto diverse da quelle richieste, ed il fatto di non avere il baule dietro è stata una bella scomodità; oltre tutto varie moto all'inizio hanno avuto un po' di problemi, che fortunatamente a Las Vegas sono stati risolti, ma che comunque ci hanno fatto perdere del tempo. Di tutto ciò ci lamentiamo con il boss locale, il quale però non sembra essere troppo impressionato. Almeno il taxi per il ritorno all'albergo è compreso nel prezzo.
Alloggiamo allo stesso Best Western del primo giorno, a Inglewood in zona aereoporto.
Qui la compagnia temporaneamente si divide: io e Max ci ritiriamo per un minimo sindacale di relax, mentre Uccio, G e Michele escono per andare a bere un tè caldo, che oggi l'aria è un po' freschina.
Ci ritroviamo per cena a circa 3 km dall'albergo, in un localino simpatico dove mangiamo discretamente.
Al ritorno chiediamo di chiamarci un taxi per 5 persone. Ne arriva invece uno da 4, di un improponibile colore verde brillante, guidato da un simpatico indiano, o forse pakistano, chi lo sa. Il quale in un primo momento dice che ci carica tutti e 5, ma poi quando ci vede ci ripensa e dice che proprio non è possibile. Strano, perchè in questa vacanza ci sembrava anche di essere tutti un po' dimagriti! A questo punto Michele avvia una contrattazione, e miracolosamente riesce ad ottenere di fargli fare due viaggi per un prezzo più che ragionevole. Il taxista sembrava divertito lui stesso da questa soluzione e rideva molto. Mah!
Ore 10 e siamo in albergo. A questo punto il viaggio è proprio finito, dato che domani non ci resta che il volo di ritorno in Italia.
Che dire, è stato proprio un grande tour. Abbiamo fatto parecchi km su strade veramente incredibili, ci siamo divertiti e abbiamo mangiato schifezze, come da tradizione di un vero viaggio in America.